per le imprese di Parma un obbligo troppo oneroso e pieno di incognite –

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Entro il 31 marzo le imprese del nostro territorio dovranno assicurarsi contro gli eventi catastrofali. Una scadenza ormai imminente che mette sotto pressione soprattutto le attività del commercio, del turismo e dei servizi che esercitano in locali presi in affitto.

La normativa non prevede sanzioni dirette per chi non adempie, ma le conseguenze indirette sono estremamente gravi: perdita di merito creditizio presso le banche, impossibilità di accedere ai bandi e ai finanziamenti pubblici e nessun contributo previsto in caso di eventi catastrofali. Inoltre, gli amministratori d’impresa potrebbero essere oggetto di azioni di responsabilità per eventuali danni subiti o per mancato accesso a contributi pubblici.

“Restano pochi giorni per adeguarsi, insufficienti per gestire un obbligo che richiede chiarezza e trasparenza sui dettagli assicurativi degli immobili – spiega Antonio Vinci, direttore di Confesercenti Parma. La recente pubblicazione del decreto interministeriale, avvenuta con estremo ritardo il 27 febbraio, ha creato incertezza, lasciando irrisolti diversi interrogativi operativi fondamentali. Il mercato assicurativo, dal canto suo, è ancora in fase di adeguamento alle nuove disposizioni.”

 

† Verso la Pasqua 1. L’eclisse di Gesù nei Vangeli, l’ascesa di Cristo (di Andrea Marsiletti)

 

“Come Confesercenti Parma – prosegue Vinci – chiediamo con urgenza più tempo e chiarezza normativa, affinché le imprese possano compiere scelte consapevoli, valutando con serenità e responsabilità le offerte disponibili sul mercato. È fondamentale che il Governo renda equa e sostenibile questa misura: una possibile azione sarebbe la riduzione dell’attuale imposta del 22,5% sulle polizze catastrofali al 2,5%, analogamente a quanto già previsto per le polizze infortuni. Parallelamente all’obbligo assicurativo, sollecitiamo un piano concreto per la messa in sicurezza degli immobili e del territorio, oggi ancora assente”.



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