Nuova assicurazione obbligatoria per le aziende contro le catastrofi naturali. Ma la paura è che sia l’ennesimo balzello

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Come previsto dall’ultima legge di Bilancio, entro il 31 marzo le aziende private dovranno sottoscrivere la cosiddetta Cat Nat, polizza specifica a copertura di eventuali danni provocati da calamità naturali. Tutte le imprese con sede legale in Italia o con un’organizzazione stabile sul territorio (aziende agricole escluse) saranno obbligate a firmare una polizza che copra i danni diretti ai beni aziendali (inclusi terreni, fabbricati, impianti e macchinari) causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Le associazioni di categoria aretine fanno il punto.


Da sinistra Alessandra Papini (Confartigianato), Fabio Mascagni (Cna) e Gabriella Iannotta (Confcommercio)

“Le difficoltà – spiega Fabio Mascagni, presidente di Cna Arezzo – sono in tutto il territorio nazionale, i decreti attuativi sono stati emanati il 27 febbraio, le compagnie assicurative hanno tempo fino al 27 marzo per adeguarsi. Abbiamo contattato il nostro assicuratore il quale ci ha detto di aver bisogno di tempo. Ad esempio per il terremoto ci sono le fasce sismiche che stabiliscono i parametri. Nel Valdarno, che ha una bassa fascia sismica, l’assicurazione ha un costo, nel Mugello un altro. Poi un’azienda può essere a rischio alluvione e un’altra no. Gli immobili di proprietà hanno differenze. Se il locatario non è assicurato si dovrebbe assicurare l’impresa. Adempimenti non semplici. Abbiamo richieste di informazioni sia dalle aziende che dalle compagnie. In Italia siamo circa 4 milioni di imprese, non è facile. Nella Cna sono associate più di 4 mila imprese, anche se parzialmente abbiamo già una copertura. La prima proroga dovrebbe dare tempo alle imprese di valutare polizze e importi. Abbiamo inviato una lettera alla presidenza del Consiglio dei ministri, firmata da Cna e Confartigianato, controfirmata da Confcommercio e Confcooperative, per chiedere la proroga”.

“La preoccupazione – aggiunge Alessandra Papini, segretario generale di Confartigianato Imprese Arezzo – è che sia un ulteriore balzello. Ci sono zone più a rischio, non tutti i territori hanno le stesse caratteristiche, non tutte le aziende sono le stesse. Abbiamo organizzato un webinar per il 24 marzo aperto a tutti per cercare di capire le esigenze. Ci siamo affidati a broker seri che collaborano con noi. Da un lato le aziende sono preoccupate perché le catastrofi e gli allagamenti sono tanti, dall’altro si impone la polizza all’imprenditore ma si dovrebbe risolvere sistemando strade e fiumi”.

“Tutti insieme abbiamo chiesto la proroga – conclude Gabriella Iannotta, vicedirettore e responsabile marketing di Confcommercio Firenze-Arezzo – viene confermata l’entrata in vigore al 31 marzo. Ci sono vari punti critici. Non sono chiare molte dinamiche. Le imprese hanno bisogno di certezze. Si sentono vittime di un nuovo costoso obbligo. Quello che spaventa è che anche le assicurazioni sono in difficoltà. Le imprese di tutto hanno bisogno meno di incertezze. È vero che non ci sono sanzioni ma non è chiaro se l’azienda potrebbe essere esclusa da eventuali aiuti. Confcommercio ha comunque stipulato una convenzione ad hoc, siamo a disposizione”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link