Il ministro Adolfo Urso incontra a Milano i vertici della Moda Italiana – Economia e Finanza

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(Teleborsa) – Si è tenuto oggi a Milano, a ridosso della chiusura della “Settimana della Moda”, un incontro a porte chiuse organizzato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con Camera Nazionale della Moda Italiana e Altagamma. Insieme ai vertici di Invitalia, CDP, SACE e ICE, erano presenti imprenditori e manager in rappresentanza dei Brand – componente trainante dell’industria della moda – con l’obiettivo di individuare possibili risposte alle criticità congiunturali e strutturali della filiera.

I temi principali affrontati durante l’incontro hanno riguardato il sostegno agli investimenti e il consolidamento della filiera. È stato necessario individuare le metodologie più rapide per affrontare la crisi di liquidità grazie a fondi di garanzia e rotativi.

Credo sia il momento giusto per fare squadra, fare sistema in Italia e per questo abbiamo ritenuto doveroso presentare il piano innanzitutto a chi, anche per quello che di successo ha fatto nel mondo, conosce la forza del made in Italy“. Così il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo URSO, al termine dell’incontro con gli imprenditori della moda a Milano a cui ha presentato il piano moda del governo, volto a rafforzare la filiera e accelerare l’internazionalizzazione del settore, anche alla luce della guerra commerciale lanciata dagli USA. “Martedì prossimo presenterò il piano alle associazioni della filiera e quindi il 24 di marzo al tavolo della moda che abbiamo già convocato. Il piano moda Italia per ripartire da dove abbiamo iniziato, dallo stile e della cultura italiani. Ora dobbiamo consolidare il nostro saper fare”.

Spazio è stato dato alle assicurazioni sui crediti commerciali attraverso SACE al fine di implementare rapidamente un sistema di assicurazione dei crediti commerciali a condizioni di mercato, dedicato a distributori con posizioni dominanti, in quanto l’allungamento dei termini di pagamento ai fornitori rischia di avere ulteriore impatto negativo sulla distribuzione dei prodotti del Made in Italy. Altre tematiche di rilievo sul tavolo hanno riguardato le modalità per affrontare la crisi di liquidità e la definizione di un “protocollo anti contraffazione e legalità” per la tutela dell’intero settore. Si è discusso dunque della necessità di sostenere il settore grazie alla interlocuzione tra Pubblico e Privato nonché dare il via ad eventuali interventi in equity per valutare possibili nuovi strumenti che favoriscano acquisizioni o partecipazioni nella filiera da parte dei brand.

“L’incontro di oggi, riunendo istituzioni e imprese, ha rappresentato un prezioso momento di confronto e sintesi sui temi più urgenti che riguardano l’industria della moda, e che richiedono importanti politiche e azioni di sistema. L’obiettivo comune è la salvaguardia della filiera, asset fondante del Made in Italy, a partire dall’implementazione di un sistema di trasmissione del sapere artigiano. Corre l’obbligo che il sistema formativo e il mondo del lavoro agiscano simultaneamente e in connessione. Inoltre, è fondamentale sviluppare accordi di innovazione che consentano alle imprese di modernizzare la filiera e che ne favoriscano tutte le azioni di consolidamento. È stato anche sottolineato come sia importante migliorare gli strumenti atti a rafforzare le attività di ricerca e sviluppo. Tutto questo senza dimenticare la contingenza attuale che ci impone di trovare nuove misure urgenti per migliorare la finanza delle aziende artigiane. Ringrazio il Ministro Urso per l’attenzione che rivolge alla nostra industria e le Istituzioni – Invitalia, CDP, Sace e ICE – costantemente impegnati nella ricerca di quelle misure corrette che possano consentire innovazione del comparto. Per finire grazie ai nostri Brand per la disponibilità a sostenere la catena produttiva del Made in Italy”. Così Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana.

Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma: “La moda, insieme agli altri settori del Made in Italy di eccellenza, che sempre più convergono, è un comparto trainato dai grandi brand, ma che si appoggia su un ecosistema di piccole e medie imprese e di competenze che va protetto e valorizzato. in questa congiuntura negativa e in una fase di forte incertezza geopolitica, la tutela della filiera è quindi la priorità comune di imprese, associazioni e istituzioni. Per farlo, dobbiamo favorire le aggregazioni, diffondere e tramandare alle future generazioni il saper fare manifatturiero, continuare a sostenere gli investimenti e affrontare la crisi di liquidità delle imprese. Oggi il Ministro Urso in questo incontro ha testimoniato l’attenzione sua e del Governo verso un comparto che rappresenta una locomotiva della nostra economia, oltre che un elemento identitario del nostro Paese”.



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