«56 milioni per le nostre imprese. Vogliamo essere da serie A»

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«Il Veneto che vogliamo è di classe A, un Veneto che riduca l’import di energia elettrica, che costruisca un futuro più sostenibile e verde con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. E’ un percorso sfidante, che inizia dal nuovo Piano Energetico in discussione in queste ore in Consiglio regionale e che ci porterà nel 2030 ad un target del 66% di energia prodotta in Veneto rispetto ai consumi». L’assessore allo Sviluppo economico e all’energia Roberto Marcato ha partecipato nella mattinata di oggi, 14 marzo, a Padova, all’evento promosso dalla Regione dal titolo “Per un Veneto Competitivo e Sostenibile – Le misure della Regione del Veneto per l’efficientamento energetico delle imprese”. E’ stata presentata la sezione del Fondo Veneto Energia nell’ambito del Pr Veneto Fesr 2021-2027, attraverso il quale le aziende possono accedere a finanziamenti per progetti di efficientamento energetico del ciclo produttivo e degli immobili, con una dotazione totale di 56 milioni di euro.

Il Fondo combina una sovvenzione con un finanziamento agevolato, che prevede un prestito suddiviso in due componenti: una quota a tasso zero, finanziata con risorse pubbliche del PR Veneto FESR 2021-2027, e una quota a tasso convenzionato, erogata dagli istituti bancari. Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese ammissibili, esclusa l’Iva. Attualmente, con una dotazione di 31 milioni di euro, questa sezione del Fondo sostiene interventi per migliorare l’efficienza energetica dei processi produttivi e degli immobili aziendali, l’installazione di impianti per energie rinnovabili e l’adozione di sistemi avanzati per il monitoraggio e la modellizzazione dei processi produttivi.

Inoltre, con una dotazione di 25 milioni, sarà attivata una specifica sezione del Fondo dedicata a promuovere investimenti per la produzione di idrogeno verde da parte di PMI e grandi imprese per l’autoconsumo o la conversione all’uso aziendale. Ma uno dei pilastri del sistema energetico regionale sono anche le Comunità energetiche rinnovabili (Cer), in cui il Veneto è ai primi posti a livello nazionale: «Il loro ruolo strategico – prosegue l’assessore – è certificato dalla legge regionale 16/2022. Da allora, le Cer hanno visto una evoluzione continua, sia normativa che tecnica. Per supportarne la creazione su tutto il territorio, sono stati stanziati 10 milioni. Un primo bando da quasi 4 milioni ha visto 185 domande presentate, e un ulteriore, che riguarderà gli investimenti per realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile, sarà presto approvato, con risorse per 6 milioni».

L’evento è stata l’occasione anche per promuovere il portale We-Veneto Verde Energia (www.venetoverdenergia.it), piattaforma che diventa un punto di riferimento informativo per chi desidera partecipare o costituire una Cer. Per presentare il portale e le iniziative regionali per supportare le CER, nelle prossime settimane saranno organizzati degli eventi sul territorio: «In questi giorni è approdato in aula in Consiglio regionale il nuovo Piano energetico regionale – conclude l’assessore Marcato -. Si tratta di un Piano sfidante che attiverà investimenti rilevanti. Secondo le stime di Cgia, l’investimento di 8,8 miliardi che cuba il Piano genererà un fatturato di oltre 19,7 miliardi e l’impiego di 107.000 addetti. Il Veneto finora ha sfruttato tutta l’energia idroelettrica possibile, è la seconda regione per impianti fotovoltaici installati, la prima per numero di aziende che investono in economia circolare, nonché la prima che ha disciplinato comunità energetiche, fotovoltaico, geotermia. L’effetto delle linee di intervento del Piano consentirà di ridurre drasticamente le importazioni di energia elettrica con notevole vantaggio per imprese e famiglie. Il nuovo piano è infatti imperniato su Cer e idrogeno, energia del futuro: sono convinto che la vera transizione deve essere sostenibile dal punto di vista ambientale, economico ed etico, a beneficio di tutti i veneti». 



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