Welfare aziendale, dalle imprese benefit e premialità per i lavoratori

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Sassari. Confindustria Centro Nord, in collaborazione con Banca Intesa, ha organizzato a Villa Mimosa lunedì scorso 10 marzo, la tavola rotonda “Welfare e Territorio: quali opportunità?”, dedicata al tema del welfare aziendale, l’insieme di soluzioni e benefit che l’impresa garantisce al lavoratore applicando condizioni fiscali e contributive di favore, oltre a quelle già riconosciute in partenza dallo Stato. Confindustria CNS ha già aderito in passato a iniziative sul welfare territoriale a Olbia e Oristano e intende sviluppare, in collaborazione con Banca Intesa, l’approccio a questo strumento anche sul territorio di Sassari e dell’area metropolitana.

«Il welfare aziendale rappresenta una risposta concreta alle nuove esigenze dei lavoratori, che sempre più spesso cercano un equilibrio tra vita professionale e personale, un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, e opportunità di crescita e sviluppo», dichiara il presidente di Confindustria Centro Nord Sardegna, Achille Carlini, che ha aperto i lavori della tavola rotonda, alla quale ha partecipato una nutrita rappresentanza di imprese associate, particolarmente interessate al tema. «Il welfare aziendale – aggiunge il presidente Carlini – è molto più di un insieme di benefit e servizi. È una vera e propria leva strategica per le aziende che vogliono attrarre e trattenere i talenti, aumentare la produttività, migliorare il clima aziendale e rafforzare la propria reputazione».

Maria Magri, consulente previdenziale di Confindustria, ha spiegato in cosa consiste il welfare aziendale e quali sono le soluzioni fiscali e previdenziali attualmente previste. «Anche grazie a un intervento di Confindustria nel 2016 – ha precisato –, le aziende, nell’applicare i benefit, godono di un regime di esenzione fiscale e contributiva, riconosciuto anche ai lavoratori, che quindi possono usufruire di servizi a prezzi favorevoli». Si va dagli asili nido agli alloggi a prezzi scontati per le vacanze dei figli, e poi cure personali, sostegno ai caregiver, oltre a previdenza e sanità integrativa. In questi anni la contrattazione ha esteso il numero dei benefit. Esistono i premi di risultato, che possono essere convertiti in benefit a determinate condizioni, seguendo criteri di carattere meritocratico.

Alla tavola rotonda sono inoltre intervenuti i consulenti del lavoro Gianni Frau, per l’area di Sassari, e Giovanni Degortes, di NexumStp, per la Gallura, che hanno presentato alcuni esempi concreti di vantaggi direttamente nella busta paga dei lavoratori. Degortes ha inoltre illustrato un accordo attivato due anni fa a Olbia con Banca Intesa e poi esteso a Comune, Università di Sassari, Confindustria e altre organizzazioni di categoria e sindacali. «Se all’inizio avevamo 5-6 aziende, oggi ne abbiamo mappato 53 con piani di welfare. E dai 40 lavoratori iniziali siamo arrivati ora a 1200, per un risparmio da cuneo fiscale di 600mila euro in totale, che quindi restano sul territorio», ha detto. Ma quanto possono essere graditi dai lavoratori i benefit del welfare aziendale? Alla domanda ha provato a rispondere la dottoranda di ricerca dell’Università di Sassari Anna Satta. Nel nord Sardegna c’è ancora una scarsa conoscenza del welfare aziendale da parte dei lavoratori: su circa trenta intervistati oltre la metà non ne ha mai sentito parlare, ma tutti hanno risposto di essere molto interessati e che preferirebbero un’azienda che lo preveda».

Infine, Alessandro Laurino, Insurance Client Advisor – Intesa Sanpaolo Insurance Agency, ha illustrato le caratteristiche della piattaforma di Banca Intesa dedicata agli strumenti welfare per le imprese. «Il nostro obiettivo è accompagnare nella scelta dei servizi previdenziali e fiscali e dei benefit. La piattaforma ha 20mila partner inseriti all’interno – ha detto Laurino –. Quando parliamo di rischi alla persona proponiamo soluzioni assicurative legate a salute collettiva, polizza infortuni collettiva, previdenza collettiva e welfare aziendale, che possono anche essere collegate tra di loro».



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