“Serve più dialogo con l’Europa”

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L’obiettivo è chiaro: toccare con mano le difficoltà delle Piccole e medie imprese aprendo un dialogo diretto con gli imprenditori e le imprenditrici. Il presidente di Cna Emilia-Romagna Paolo Cavini e il segretario regionale Diego Benatti hanno incontrato l’europarlamentare del Pd Stefano Bonaccini, insieme ai presidenti e direttori di Cna Reggio Emilia e Modena, rispettivamente Giorgio Lugli, Azio Sezzi, Claudio Medici e Francesco Stagi, e poi l’europarlamentare Stefano Cavedagna. Si punta, come ha sottolineato Cavini, appunto a connettere le piccole imprese italiane all’Europa.

Il presidente di Cna, spiega una nota, ha discusso con gli europarlamentari “di semplificazione, competitività, di riduzione delle dipendenze energetiche e di sicurezza, di una decarbonizzazione che deve tenere conto delle necessità delle piccole imprese, di mercato unico e di innovazione, oltre che delle conseguenze dei mutamenti geopolitici a cui l’Europa è soggetta”.

Ma Cna, continua la nota, ha voluto fare entrare davvero gli europarlamentari nel mondo delle imprese: per questo Bonaccini è stato accolto da Dallaglio a Fabbrico (Reggio Emilia). Dal 1984, l’azienda è cresciuta diventando leader nella produzione di té, bevande biologiche e integratori alimentari, sia a marchio proprio che conto terzi. Si è poi visitata Crea-Si Sas a Carpi (Modena), azienda che dal 1989 opera nel settore moda.

Bonaccini ha sottolineato il problema del reperimento delle materie prime, di alcune criticità nell’applicazione della normativa europea nel contesto produttivo italiano e del problema dell’introduzione dei dazi. La visita alle aziende è proseguita con l’europarlamentare Cavedagna che ha visitato l’azienda bolognese Bmc, uno dei più rinomati marchi nell’industria sportiva dei motori. Con base a Bologna, Bmc ha filiali in Cina e India nonché oltre 96 distributori in tutto il mondo. L’azienda opera anche del settore aerospaziale. Commenta Cavedagna: “Con Cna abbiamo avviato un proficuo dialogo a Bruxelles: vogliamo difendere il nostro tessuto produttivo e non possiamo tollerare la concorrenza sleale dei Paesi del Sud-Est asiatico. Dobbiamo puntare sulla qualità e sui brevetti”. “Questi incontri – conclude Cavini – rappresentano un tassello fondamentale per costruire un dialogo diretto tra le istituzioni europee e il tessuto imprenditoriale dell’Emilia-Romagna. Confrontarsi con le imprese significa comprendere le loro esigenze reali e tradurle in politiche che favoriscano la crescita e la competitività”.



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