OpenPolis rileva ritardi e criticità, soprattutto nel Mezzogiorno • Secondo Welfare

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L’attuazione del PNRR procede con difficoltà, con ritardi più marcati nel Mezzogiorno. Secondo un’analisi di Openpolis e del European Data Journalism Network sono stati spesi 59 miliardi di euro, poco più del 30% dei fondi Pnrr con una spesa effettiva rimane bassa in molte aree del Paese.

Le regioni che ricevono le quote più alte dei fondi sono la Lombardia (11,9%), la Campania (11,6%) e il Veneto (9,4%), mentre il Sud registra un avanzamento più lento, con ritardi in Calabria, Sicilia e Sardegna. A livello di soggetti attuatori, Rete Ferroviaria Italiana è il principale beneficiario con circa 22,4 miliardi di euro, seguita da E-Distribuzione e dal Ministero della Giustizia.

Secondo l’articolo, inoltre, allo stato attuale si confermerebbe una significativa riduzione delle risorse assegnate al tema dellinclusione sociale. Le motivazioni possono essere molte: dalla rinuncia per criticità emerse durante l’esecuzione dell’intervento fino alla raffinazione dei dati che ha consentito di eliminare doppioni o altri tipi di errore. Al momento non è possibile stabilirlo con certezza perché andrebbe analizzato in maniera approfondita ogni singolo progetto afferente a quest’area per capire quali dinamiche hanno portato alla sua eliminazione.

Sebbene sulla carta l’Italia abbia finora rispettato le scadenze imposte dall’Unione Europea, la scadenza del 2026 impone un’accelerazione. Il rischio di non riuscire a spendere tutti i fondi nei tempi previsti resta alto, soprattutto per i progetti più complessi nel Sud del Paese.

Le difficoltà nella “messa a terra” del Pnrr, specie nel mezzogiorno
Openpolis e European Data Journalism Network, 26 febbraio 2025





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