Bonus pubblicità 2025: guida al credito d’imposta per imprese e aziende

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NORME E LEGGI – Il credito d’imposta 2025 premia le imprese che incrementano gli investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici, anche online. Questo incentivo fiscale è stato introdotto per sostenere la stampa e favorire la crescita del settore, che ha visto una crescente trasformazione digitale negli ultimi anni. L’agevolazione è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari, ma deve essere richiesto secondo specifiche modalità.

Le prenotazioni per il credito d’imposta 2025 possono essere inviate entro il 31 marzo tramite il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate. Per farlo, bisogna accedere all’area riservata del sito, nella sezione “Servizi” e selezionare la voce “Comunicare”.

Durante questo periodo, le imprese devono compilare un modulo specifico, che comprende due opzioni: una per l’accesso al credito e una per la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati. La richiesta del bonus va effettuata solo per la comunicazione, mentre la dichiarazione sostitutiva, che certifica l’effettivo investimento, andrà inviata all’inizio del 2026 (tra il 9 gennaio e il 9 febbraio).

Il credito d’imposta è stato introdotto nel 2018 con il Decreto Legge n. 50/2017 e ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. Inizialmente, l’agevolazione includeva anche investimenti su emittenti televisive e radiofoniche, ma negli anni successivi è stato limitato solo alla pubblicità su stampa quotidiana e periodica, sia cartacea che online.
Un’altra modifica significativa riguarda la pandemia da Covid-19, durante la quale il credito è stato temporaneamente semplificato, consentendo a chiunque di richiederlo senza dover rispettare l’incremento obbligatorio rispetto agli anni precedenti. Inoltre, in quel periodo, l’aliquota del credito è stata aumentata al 50% della spesa sostenuta.

Dal 2023, il bonus è tornato alla sua versione ordinaria, con il credito d’imposta fissato al 75% degli investimenti incrementali, ma subordinato ad un incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti dell’anno precedente. Il contributo è soggetto a un limite annuo di 30 milioni di euro e, se le richieste superano questa cifra, le risorse vengono ripartite percentualmente tra i beneficiari.

Una volta ottenuto il credito d’imposta 2025, le aziende possono utilizzarlo esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 attraverso il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate. Per questo processo, bisognerà indicare il codice tributo “6900” per usufruire del beneficio fiscale.

Al termine dell’istruttoria, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria pubblicherà un elenco preliminare dei beneficiari, che indicherà il credito teoricamente fruibile da ciascuna impresa. Solo dopo la presentazione delle dichiarazioni sostitutive, l’elenco definitivo sarà reso pubblico, confermando chi ha diritto a ricevere il bonus.

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