Imprese, nel 2024 in provincia di Savona saldo negativo per 78 unità

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Più imprese di servizi ed edili. Meno imprese nell’agricoltura, nell’industria e nel commercio. Queste alcune delle evidenze che emergono dall’analisi della Camera di Commercio Riviere di Liguria (Servizio Informazione economica e Orientamento al lavoro) sui dati Movimprese che fotografa l’andamento demografico delle imprese della provincia di Savona nel 2024. Con 28.528 imprese registrate al 31 dicembre 2024, il saldo tra iscrizioni e cessazioni è negativo con meno 78 unità (-0,27% in termini percentuali), dato leggermente inferiore rispetto all’anno precedente (-0,32%).

Segnali leggermente confortanti arrivano dal confronto del tasso di iscrizione del 2024 con quello del 2023: nel 2024 si sono infatti registrati un tasso di iscrizione pari a +5,32% (nel 2023 era stato del +5,09%). Per quanto riguarda invece il tasso di cessazione, il dato del 2024, pari a +5,59%, risulta lievemente superiore a quello del 2023 (+5,42%). In valori assoluti, si è passati, per quanto riguarda le iscrizioni, dalle 1.480 nuove aperture del 2023 alle 1.528 del 2024, mentre per quanto concerne le cessazioni non d’ufficio, si è passati dalle 1.574 del 2023 alle 1.606 del 2024.

Il confronto tra aree geografiche evidenzia come il tasso di crescita del numero delle imprese della provincia di Savona riferito al 2024 (-0,27%) risulti meno buono sia di quello regionale (+0,21%) che di quelli del Nord Ovest (+0,69%) e dell’Italia (+0,62%).

Quanto ai settori economici, rispetto al 2023, nel 2024 si registrano tassi di crescita caratterizzati dal segno più nei Servizi (+0,56%) e nelle Costruzioni (+0,51%), mentre continuano ad essere con segno meno i tassi di crescita relativi ad Agricoltura (-2,54%), Industria (-0,11%) e Commercio (-1,99%).

La lettura dei dati suddivisi per forma giuridica evidenzia infine una crescita delle società di capitale che a fine 2024 risultano 167 in più di quelle di fine 2023; un aumento, questo, che si traduce, in termini di tasso di crescita, in un +3,43%. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta, al contrario, negativo per le restanti forme giuridiche: infatti, per le imprese individuali, che rappresentano oltre la metà (esattamente il 57%) del totale delle imprese registrate in provincia di Savona, si registrano 156 unità in meno rispetto al 2023 il che si traduce, in termini di tasso di crescita, in un -0,94%; le società di persone presentano un saldo negativo pari a -86 unità, a cui corrisponde un tasso di crescita del -1,30%, e le altre forme un saldo pari a -3, con un tasso di crescita è pari a -0,43%.

«I dati – evidenzia il vicepresidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Alessandro Berta – fanno emergere una tendenza tipica dei momenti di debole crescita e, quindi, di maggior difficoltà per le imprese meno strutturate: l’evolvere verso forme giuridiche più complesse e solide, come le società di capitali, rispetto alle società di persone. Altro dato da registrare – prosegue Berta – è la minore propensione all’intrapresa del nostro territorio rispetto alle altre province liguri e al nord-ovest e che, al netto delle evidenti difficoltà a fare impresa, tra inflazione e prezzi dell’energia alle stelle, è un riflesso dell’aumento dell’età anagrafica della popolazione residente. L’aumento dell’età anagrafica media porta, infatti, con sé due conseguenze: da una parte vi è una minore propensione alla spesa, che incide sui risultati delle aziende di servizi e commercio, dall’altra, l’elevata età anagrafica media induce una più bassa propensione al rischio e quindi all’apertura di un’impresa. Si segnala – conclude il vice presidente – l’ottimo saldo positivo del capoluogo e ancor più di Finale Ligure, che sembra testimoniare una dinamica economica positiva dei due territori».



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