turnover da 289 miliardi, in crescita dell’1% nel 2024

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Alessandro Carretta, Segretario Generale Assifact

Sfiora i 289 miliardi il turnover del factoring in Italia nel 2024.

Secondo i dati definitivi elaborati da CrediFact, l’Osservatorio credito commerciale e factoring promosso da Assifact, il giro d’affari del factoring nel mercato italiano ha raggiunto i 288,59 miliardi di euro. Una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente, al netto degli acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi.

Segno positivo per SCF, anticipi e corrispettivi

Piccolo aumento anche per le operazioni di supply chain finance, con un turnover cumulativo di 28,03 miliardi di euro nel 2024 (+0,89% sul 2023).

Al 31 dicembre 2024 anche lo stock degli anticipi e corrispettivi erogati ai cedenti a fronte dell’acquisto dei crediti risulta in crescita, attestandosi a 59,15 miliardi di euro (+1,76%).

Un quarto del turnover dal factoring internazionale

Incremento a doppia cifra, invece, per il factoring internazionale. Nel 2024 il turnover ha raggiunto quasi 73 miliardi di euro, con un incremento del 14% sul corrispondente periodo del 2023.

Oltre il 91% di questi volumi deriva dall’export factoring, a conferma che il supporto alle esportazioni delle imprese italiane resta prevalente.

Al 31 dicembre 2024 la quota del factoring internazionale è pari al 25% circa del turnover complessivo del mercato del factoring.

Per mettere a fuoco il ruolo del factoring internazionale nell’economia italiana e incrementare la conoscenza dello strumento, Assifact ha inoltre avviato un progetto di ricerca.

«L’internazionalizzazione rappresenta una delle sfide principali per le imprese in un’economia globalizzata. Uno dei rischi più significativi che l’impresa incontra operando in una dimensione internazionale – sottolinea Alessandro Carretta, Segretario Generale Assifact – è il rischio di credito commerciale, cioè il rischio che la controparte estera non adempia ai propri obblighi di pagamento. Tale rischio è amplificato dall’assenza di familiarità con le normative, le pratiche e le condizioni economiche dei mercati esteri, nonché dalle inevitabili asimmetrie informative sull’affidabilità della controparte estera. Per risolvere questi problemi il factoring internazionale svolge un ruolo di rilievo e rappresenta quindi uno strumento ideale per il supporto alle esportazioni».

Tempi di pagamento

Il factoring nasce per rispondere ai lunghi tempi di pagamento dei crediti commerciali. Nel 2024, secondo il report CrediFact, i tempi medi di pagamento sono di 84,43 giorni.

In realtà, la PA è diventata più virtuosa, con 137 giorni medi (4,26 giorni in meno rispetto a giugno 2024 e 8,05 rispetto a settembre 2023), mentre rallenta il settore privato: il tempo medio di pagamento risulta infatti di 80,5 giorni, 1,56 giorni in più su settembre 2023 e 5 giorni in più rispetto a due anni fa.

 



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