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“Dopo otto mesi di questa giunta, possiamo ormai dire che la città è sempre più isolata e senza prospettive”. La minoranza, che si prepara al prossimo consiglio comunale fissato per venerdì 28 febbraio, ha presentato diverse interrogazioni e atti che verranno discussi, su numerosi argomenti. Obiettivo: spronare la giunta Gambini a “darsi una mossa, perché la gente è sempre più perplessa, e anche tra chi li ha votati, riscontriamo malumore”, dice Federico Scaramucci (Pd) a nome di tutta l’opposizione.
“Ci sono molte criticità non affrontate, dalla sanità alla programmazione, dalle imprese ai giovani. Tutto può essere fisiologico, visto anche l’andamento nazionale, ma ciò che ci preoccupa è non vedere alcuna idea per contrastare questa cosa. La giunta è inerte, come ha dimostrato ad esempio non esprimendosi contro l’apertura della Link a Fano: non una sola parola. Aveva promesso nel terzo mandato una svolta: noi al momento non la vediamo. Paghiamo tanti assessori per fare davvero poco, e a sei di loro paghiamo pure i contributi dei lavori precedenti per i quali si sono messi in aspettativa”.
Gli atti della minoranza al consiglio partiranno dalla sanità: “La salute non è solo edilizia e immobili – prosegue Scaramucci – ma mettere personale per offrire servizi di qualità, e nell’atto aziendale è chiaro che Urbino ci rimette rispetto a Fano e a Pergola. La farmacia ospedaliera è finita a Pesaro, la camera mortuaria ancora non è operativa. Perché Gambini non si fa sentire con la Regione?”.
Aggiunge Maria Francesca Crespini (Futura): “Altro tema caldo è il piano urbanistico generale (ex prg): non c’è stato un incontro, non si è parlato di niente, è un argomento imponente che deve partire subito per essere trattato bene e coinvolgendo tutti. Ad esempio l’area da poco riqualificata della Sogesta è bene che sia dotata di una strada migliore, da prevedere nel piano. Oppure l’incentivazione a risiedere nel centro storico, finora contrastata con il fantomatico albergo diffuso anziché sostenuta”.
Conclude Alice Amadori (Futura): “Chiederemo all’assessore ai rapporti con gli enti Fedeli, assente al consiglio monotematico sull’ateneo, la sua posizione sulla Link e anche come si sta muovendo per la delega alle attività produttive, calate di oltre cento unità in un anno. Poi avremo altre domande sulle situazioni di campo da golf, fornace Volponi, circolo della Torre e turismo. Tante cose che mettono l’Amministrazione di fronte alle proprie responsabilità: il futuro di Urbino non può essere lasciato all’inerzia”.
Giovanni Volponi
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