*BANCHE, FENU (M5S): 22 MESI DI CROLLO PRESTITI, MENTRE COI PROFITTI SI SCATENA RISIKO

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(AGENPARL) – Roma, 23 Febbraio 2025

(AGENPARL) – dom 23 febbraio 2025 *BANCHE, FENU (M5S): 22 MESI DI CROLLO PRESTITI, MENTRE COI PROFITTI SI SCATENA RISIKO
NOTA STAMPA
*BANCHE, FENU (M5S): 22 MESI DI CROLLO PRESTITI, MENTRE COI PROFITTI SI SCATENA RISIKO*
Roma, 23 febbraio. “Mentre l’Italia dell’era Meloni è diventata un’arena finanziaria, dove leoni e gladiatori si contendono il primato sfruttando la valanga di profitti conseguiti nella stagione dell’aumento dei tassi, a gennaio 2025 siamo arrivati a 22 mesi consecutivi di calo dei prestiti bancari a famiglie e imprese su base annua. Il dato, che emerge dall’ultimo e dai precedenti bollettini Abi (monthly outlook), si affianca e intreccia all’altra scandalosa scia negativa dell’Esecutivo dei ‘patrioti’, ovvero i 23 mesi consecutivi di calo della produzione industriale. Insomma, il crollo dei prestiti si pone come una concausa del calo della produzione industriale, insieme alla cancellazione di Transizione 4.0, sostituita dalla fallimentare Transizione 5.0, e dell’annacquamento del credito d’imposta per il Mezzogiorno. Questo è un credit crunch a tutti gli effetti, mentre nel Paese degli extraprofitti, mai tassati dalla Meloni, UniCredit va all’assalto di Bpm; Bpm vuole assorbire Anima; Mps vuole scalare Mediobanca col placet meloniano; Banca Ifis ha messo nel mirino Illimity; Bper vuole l’affondo su Popolare di Sondrio; e ancora UniCredit sta salendo nel capitale di Generali per aumentare il suo potere contrattuale sui vari tavoli. La visione del Governo, in tutto questo, non è pervenuta. Abbiamo più volte denunciato che ormai le banche sembrano puntare su altri prodotti, come quelli assicurativi e finanziari. Ed è da qui che parte questo vorticoso risiko bancario, che non a caso guarda a Generali, la regina delle assicurazioni. Cosa abbia tutto questo di benefico per i risparmiatori e il tessuto produttivo italiano, schiacciati dalle fallimentari politiche economiche del duo Meloni-Giorgetti, non è dato sapere. Le banche sembrano ormai andare irreversibilmente oltre il fine per cui sono nate, ovvero raccolta e concessione dei prestiti, mentre tutti i principali colossi del web hanno pronta la loro moneta digitale. Nell’era Meloni, ridono le big tech, festeggiano le banche, trionfano le società energetiche. Famiglie e imprese possono attendere”. Lo comunica in una nota Emiliano Fenu, capogruppo M5S in Commissione finanze della Camera.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle



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