Quanto vale la transizione digitale e green per le imprese italiane nel 2025

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Le imprese italiane stanno intensificando gli investimenti in tecnologie digitali e sostenibilità, ma restano indietro rispetto alla media europea.

Secondo l’ultimo rapporto della Banca Europea degli Investimenti (BEI), l’82% delle aziende ha adottato misure per ridurre le emissioni di gas serra, contro il 91% della media UE. La Vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti, sottolinea che la doppia transizione digitale ed ecologica è un’opportunità strategica per la competitività del Paese.

Digitalizzazione: Italia in linea, ma l’IA resta indietro

Sul fronte digitale, il 71% delle aziende italiane utilizza tecnologie avanzate, un dato vicino al 74% europeo. Tuttavia, resta bassa l’adozione dell’intelligenza artificiale e dei big data, con solo il 25% delle imprese italiane attive contro il 34% della media UE. In compenso, l’Italia supera l’Europa nell’uso di Internet of Things e piattaforme digitali.

Investimenti sostenibili: focus sugli eventi estremi

In tema di sostenibilità, le aziende italiane mostrano maggiore attenzione agli eventi climatici estremi: il 56% ha adottato misure preventive, contro il 48% europeo. Tuttavia, l’efficienza energetica resta un punto debole, con investimenti inferiori alla media UE (46% contro 65%). Sulla produzione di energia rinnovabile, il 44% delle imprese italiane è in linea con il 43% europeo.

Ostacoli agli investimenti: costi elevati e incertezze

Secondo il rapporto BEI, il principale freno agli investimenti è l’incertezza economica, seguita dai costi energetici. Sebbene l’Italia abbia tra i costi dell’energia più alti d’Europa, solo il 41% delle imprese li indica come ostacolo, contro il 46% della media UE. Le aziende italiane si finanziano prevalentemente con risorse proprie, mentre il ricorso ai prestiti bancari è superiore alla media europea (52% contro 42%).

Le imprese italiane si trovano quindi in una fase di transizione: stanno investendo, ma serve uno slancio ulteriore per colmare il divario con l’Europa e cogliere appieno le opportunità offerte da sostenibilità e innovazione.



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