“Under 35 vera forza Paese, vanno sostenuti”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


“In 10 anni abbiamo avuto 153 mila attività guidate da under 35 in meno. E’ un calo pesante, ancora più se si considera ha riguardato non le aziende di servizi, che stanno bene, ma quelle manifatturiere, che hanno rappresentato il pilastro sulla base del quale l’Italia è diventata una nazione rispettata in tutto il mondo. Gli under 35 sono la vera forza di un Paese che vuole primeggiare, e quindi serve un sostegno diverso dalla politica, si devono creare delle condizioni che possano far credere i giovani in questi settori, come il manifatturiero, che hanno fatto l’Italia grande”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Eustachio Papapietro, presidente giovani imprenditori di Confapi, commenta i dati di oggi di Unioncamere-Infocamere sulla ‘mortalità’ delle imprese guidate da under 35.

Secondo Papapietro “il panorama è critico, servono interventi specifici. In primis favorire l’accesso al credito e la formazione in ambito digitale e anche manageriale, elementi ormai imprescindibili per competere sul mercato. E poi il problema è che alle volte si crea un ‘tappo’ generazionale che non permette la crescita veloce e sostenuta dei giovani. Quindi il consiglio che va dato agli under 35 è di metterci sempre più coraggio e di puntare sulla formazione manageriale. Formazione che non si fa ma si dovrebbe fare per capire quanto è bello fare impresa e quanto la manifattura italiana può essere ancora fondamentale per questo Paese e per i giovani”, sottolinea la guida dei giovani di Confapi.

Altro ostacolo all’imprenditoria giovanile è la burocrazia.”Serve una sburocratizzazione del sistema. Io dico sempre che dovrebbe esserci un ministero della ‘deregolamentazione’. Alle volte infatti ci sono troppe regole a cui attenersi e probabilmente sono queste le vere paure per i giovani imprenditori, non tanto, ad esempio, i dazi” paventati dagli Usa sui prodotti italiani ed europei, sottolinea.

Secondo Papapietro “i dazi sono argomenti anche troppo grandi per le giovani imprese. Credere che i dazi possano essere un freno all’imprenditoria giovanile è un errore, anche se certamente sono un problema da affrontare. Ma i giovani devono prima credere nel fare impresa, e solo dopo affrontare i problemi così grandi come i dazi. Ma devono essere agevolati, oltre che formati”, conclude.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link