Sostegno al Reddito Lavoratori Call Center: rinnovo per il 2025

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emanato il Decreto n. 45 del 16 gennaio 2025. Questo provvedimento disciplina l’attuazione delle misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore call center.

La misura trova fondamento nell’articolo 1, comma 195, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207, conosciuta come Legge di Bilancio 2025. Il provvedimento ha previsto un rifinanziamento di 20 milioni di euro per l’indennità destinata ai lavoratori del settore, con risorse tratte dal Fondo sociale per occupazione e formazione. Questo intervento mira a garantire un supporto concreto a una categoria di lavoratori particolarmente esposta a crisi aziendali e ristrutturazioni. Negli ultimi anni, infatti, il settore dei call center ha vissuto numerose difficoltà a causa di delocalizzazioni, riorganizzazioni aziendali e innovazioni tecnologiche che hanno ridotto la domanda di manodopera.

CIGS per il Settore Call Center: Nuovi Fondi per il 2025

Il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148, all’articolo 44, comma 7, ha istituito un trattamento di integrazione salariale in deroga per i lavoratori dei call center. Tale misura è stata rifinanziata per l’annualità 2025 dalla Legge di Bilancio, con il già citato stanziamento di 20 milioni di euro. L’obiettivo è tutelare i lavoratori impiegati in un settore particolarmente vulnerabile alle oscillazioni del mercato e garantire loro un sostegno economico nei momenti di difficoltà lavorativa.

Grazie al decreto interministeriale del 16 gennaio 2025, n. 45, questa indennità può ora essere erogata ai lavoratori interessati, permettendo loro di affrontare eventuali periodi di disoccupazione o riduzione dell’orario lavorativo senza subire un impatto economico eccessivo.

Lavoratori dei call center

Chi Può Accedere all’Indennità?

Il beneficio spetta ai lavoratori dipendenti, inclusi gli apprendisti, impiegati nelle aziende del settore call center, anche in cessazione di attività. L’indennità erogata sarà pari al trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria e potrà avere una durata massima di 12 mesi. Questo sostegno è particolarmente importante per chi, a seguito di riorganizzazioni aziendali, potrebbe trovarsi improvvisamente senza impiego e senza prospettive di riassunzione immediata.

Quando si Può Richiedere l’Indennità?

L’indennità può essere richiesta nei seguenti casi:

  • Riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, nei casi in cui non sia possibile accedere al Fondo di solidarietà bilaterale per la Filiera delle Telecomunicazioni.
  • Aziende in fase di cessazione attività.
  • Imprese sottoposte a procedure concorsuali con continuazione dell’attività.

La concessione del trattamento avviene sulla base di specifici accordi siglati in sede ministeriale. L’obiettivo è garantire che il sostegno sia erogato in maniera equa e trasparente, assicurando che le risorse vengano effettivamente utilizzate per i lavoratori che ne hanno maggiore necessità.

Come Presentare Domanda?

Le aziende interessate devono seguire una precisa procedura per ottenere l’indennità:

  1. Sottoscrivere un accordo con la Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali – Divisione IV del Ministero del Lavoro.
  2. Inoltrare l’istanza di concessione compilata dal referente aziendale alla Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali – Divisione III, tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo DGammortizzatorisociali.div3@pec.lavoro.gov.it.

Le aziende devono inoltre allegare la documentazione necessaria, che comprende un elenco dettagliato dei lavoratori interessati, moduli di privacy e una dichiarazione sul rispetto dei requisiti richiesti. Le istanze devono essere inviate entro un termine stabilito per evitare ritardi nell’erogazione dei fondi.

Normativa di Riferimento

L’indennità per i lavoratori del settore call center è finanziata su base annuale dalla Legge di Bilancio. Per il 2025, il rifinanziamento è stato previsto dall’articolo 1, comma 195, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207. Questo conferma l’attenzione del governo nei confronti di un settore strategico per l’occupazione, ma al tempo stesso fragile rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro.

Per ulteriori dettagli e per accedere alla documentazione ufficiale, è possibile visitare il sito del Ministero del Lavoro e consultare le istruzioni operative pubblicate alla sezione dedicata. È fondamentale rimanere aggiornati su eventuali modifiche normative o estensioni della misura che potrebbero essere introdotte nei prossimi mesi.



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