Poste entra in Tim, ‘operazione strategica’

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Carbonia Iglesias
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


L’operazione Poste-Cdp su Tim alla fine è andata in porto.
I rispettivi consigli di amministrazione hanno approvato oggi l’operazione di swap con cui Poste Italiane acquisisce il 9,81% di Tim da Cassa depositi e prestiti e cede il 3,78% di Nexi, specializzata in pagamenti elettronici, alla stessa Cdp che a sua volta detiene il 35% di Poste.
In questo modo può partire il riassetto di Tim, azienda “strategica” verso la quale hanno manifestato un certo interesse la francese Iliad e il fondo di investimento britannico Cvc.
Il governo italiano non ha nascosto l’intenzione di arginare gli appetiti europei su Tim. Due giorni fa Giorgetti, in merito alla questione, ha dichiarato in Senato che i soggetti “che chiedono di parlare sono accolti” ma quello che il Mef “farà sempre in qualsiasi partita sarà tutelare l’interesse nazionale attraverso gli strumenti consentiti”, compreso “il golden power”.
Secondo diversi analisti, è possibile che la discesa in campo di Poste metta in pausa il progetto di acquisizione di Iliad e Cvc.
L’ingresso di Poste apre infatti la possibilità di un rilancio di mercato di Tim. Del resto, la logica industriale di questa operazione è stata espressa chiaramente sia da Poste sia da Cdp.
“L’acquisizione abilita l’evoluzione dei rapporti commerciali tra Tim e Poste Italiane”, si legge nel comunicato successivo alla decisione del Cda di Poste. E a tal riguardo “è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi per l’accesso di Postepay – società interamente controllata da Poste Italiane – all’infrastruttura di rete mobile di Tim”.
Anche Cdp parla di “strategia industriale”.
Una strategia che non si limita a Tim ma ha un orizzonte più largo. Non a caso Poste definisce l’operazione “un investimento di natura strategica, con la finalità di creare sinergie tra le aziende e favorire, con tutti gli attori interessati, il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia”.
Con la cessione del 3,78%, infatti, la quota di Cdp in Nexi sale al 18,25% complessivo, “rafforzando così il sostegno alla strategia industriale di un’azienda, protagonista in Europa nell’infrastruttura dei pagamenti digitali, che sin dalla sua nascita quattro anni fa ha avuto Cassa al suo fianco”. (AGI)
NIV





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link