la crisi energetica colpisce imprese e consumatori

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Dal terzo trimestre 2024 è ripresa la folle corsa dei prezzi del mercato dell’energia. Le imprese hanno stimato una chiusura a dicembre 2024 con un rialzo pari al 30%, mentre il cliente domestico ha visto crescere le proprie bollette del 25% per quanto riguarda la materia gas naturale rispetto a dicembre 2023. Abbastanza allineati invece i prezzi della materia energia elettrica e riferiti a fine anno.

Non si può però dire lo stesso per l’inizio del 2025. Arera ha infatti pubblicato le condizioni economiche del primo trimestre, in cui è evidente un aumento del 30% della componente energia elettrica, mentre il prezzo del gas riferito a gennaio ha visto un aumento più contenuto e vicino al 4%.

Nel comunicato stampa del 19 luglio 2024 della stessa Autorità (che riporta i dati del periodo gennaio-dicembre 2023), è emerso che i beneficiari del bonus elettrico rispetto al totale dei percettori di bonus è aumentato in maniera più significativa in Friuli-Venezia Giulia (+31%), in Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise, con incrementi percentuali in questi casi intorno al 25%. Questo eloquente dato non può e non deve passare inosservato. Lo shock energetico del biennio 2021-2022 ha già duramente colpito famiglie e imprese, quest’ultime oggetto di maggiori costi di produzione che si sono tradotti e si tradurranno in aumenti del prezzo del prodotto finale, inevitabilmente a caduta libera sul consumatore!

A questa situazione che pone molti interrogativi sul futuro, va a sommarsi la percezione di un mercato energetico poco trasparente e caotico, ove condotte commerciali scorrette contribuiscono giorno per giorno a minare la fiducia verso un settore centrale per consumatori e imprese. L’avvento del libero mercato ha consegnato ad una concorrenza aggressiva il settore, tanto da avvertire la necessità di un soggetto che si ponga quale figura di garanzia tra utente e fornitore: l’Utility Manager. Inoltre, modalità aggressive di accaparramento di clienti da parte di operatori del mercato ben poco responsabili, sono state il motivo che ha spinto l’Arera ad adottare la delibera 395/2024/R/com.

Il convegno, organizzato da Consumatori Attivi, Consumerismo e da Assium, che si terrà presso la Sala Pasolini della Regione Friuli-Venezia Giulia a Udine in data 17.02.2025, dalle ore 10 alle ore 12, ha l’obiettivo di far emergere gli strumenti e le proposte in campo, per consumatori e imprese, per proteggersi dall’aumento dei prezzi energetici e dalle pratiche commerciali scorrette.

La partecipazione di alcuni importanti fornitori (A2A e Bluenergy), permetterà di definire gli scenari utili per comprendere le dinamiche del settore. La Regione FVG rappresentata dall’Assessore alle Finanze Barbara Zilli, la parlamentare Letizia Giorgianni ed i rappresentanti di Consumatori Attivi (Barbara Puschiasis), di Assium (Federico Bevilacqua e Andrea Lodolo), di Consumerismo (Luigi Gabriele), di Confartigianato (Graziano Tilatti), di Confcommercio Nazionale (Elisa Stellato), di Caritas (Luca Picco), confermano la necessità di una presa di coscienza trasversale della centralità del tema e che operativamente troverà anche risposta nell’avvio di un nuovo sportello pilota di monitoraggio del settore, di aiuto per gli utenti e di proposta di soluzioni con l’ausilio di Consumatori Attivi, Consumerismo ed Assium. Sarà possibile seguire l’evento anche da remoto collegandosi alle pagine social di Consumatori Attivi, Consumerismo ed Assium.



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