Svem, bandi e fondi sotto la lente. Così le Marche agganciano l’Europa

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Decine di avvisi settimanali di gare per opportunità commerciali pubblicati dalle Istituzioni dell’Unione Europea. Opportunità che, nell’arco di un anno, cubano circa 3 miliardi di euro. E che, quindi, contengono un ampio ventaglio di possibilità di crescita per le Piccole e medie imprese. Comprese quelle marchigiane. Proprio per questo, ieri nella sede di Ancona, la Svem, l’agenzia regionale Sviluppo Europa Marche ha presentato il servizio per il monitoraggio delle opportunità commerciali richieste dalle Istituzioni europee rivolte alle Pmi e relative a richieste di forniture, servizi e lavori nei più svariati settori del mercato: dalla mobilia e agli arredi, passando per i servizi It, food&beverage, catering, piuttosto che quelli di traduzione, construction, ricerca e sviluppo.

Per ampliare il grado di collaborazione con le imprese del territorio, sono state consegnate alle associazioni di categoria le credenziali per l’accesso all’area riservata, all’interno del sito di Svem, in cui vengono caricati gli avvisi di gara aperti. “Un processo innovativo – ha spiegato il presidente di Svem Andrea Santori – e l’agenzia rimarrà a disposizione per dare un supporto alle imprese”. Svem è stata la prima ad attivarsi, dopo aver svolto un intenso lavoro di indagine tra gli organi operativi dell’Ue, poi approfondito con lo studio di strumenti finanziari e di pianificazione, nonché dei work plan delle Istituzioni europee. Ne è nato un Masterplan sul procurement europeo, che offre una previsione precisa circa gli indirizzi strategici di finanziamento e la stima delle dotazioni finanziarie che porteranno all’indizione di gare d’appalto e richieste di forniture nei prossimi 12/24 mesi. Un modo per “anticipare” quei bisogni delle Istituzioni europee, rispetto alla stessa pubblicazione degli avvisi di gara e con un prezioso vantaggio competitivo per le aziende che intendessero partecipare.

Oggi appena il 45 per cento delle Pmi italiane dichiara di conoscere il fenomeno degli appalti indetti dalle Istituzioni Ue. E quelle marchigiane non fanno eccezione. “Tra la pubblicazione del bando e la scadenza per la presentazione delle offerte – ha spiegato Riccardo Berto, il consulente della Svem per il procurement europeo – spesso corre un lasso temporale di appena 3/4 settimane e, pertanto, conoscere preliminarmente le istanze delle Istituzioni europee consente di guadagnare tempo prezioso ai fini di una partecipazione alle gare certamente più organizzata rispetto a quella di eventuali concorrenti”.



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