Senato, zona franca extradoganale per la Valle di Susa

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In Italia esistono già aree esentasse, tra cui territori extradoganali e depositi liberi: tra i più famosi ci sono Campione d’Italia, Livigno, alcune parti della provincia di Gorizia, le acque italiane del lago di Lugano, e regolazioni particolari nei Comuni vicini a Gorizia e in Valle d’Aosta.

Attualmente, un nuovo progetto di legge – Ddl 994 – è all’esame della commissione Finanze del Senato, il quale propone la creazione di una zona franca montana per promuovere lo sviluppo della Valle di Susa, in Piemonte.

Valle di Susa: situazione

Ci sono stati periodi in cui l’economia nel territorio della Valle di Susa si è progressivamente indebolita, nonostante la presenza di ampi investimenti infrastrutturali che, sebbene diffusi su tutto il territorio della Valle, non hanno avuto un impatto significativo sulla sua vitalità economica, sociale e demografica. Negli ultimi trent’anni, la deindustrializzazione ha avuto effetti devastanti: le grandi aziende del territorio hanno cessato l’attività, migliaia di operai e tecnici sono stati espulsi dal mercato del lavoro e, col tempo, i grandi stabilimenti sono stati in parte rimpiazzati da piccole imprese che, a loro volta, hanno chiuso o sono state delocalizzate.

L’articolo 1 stabilisce la creazione di una zona franca extradoganale montana, chiamata “ZFEM”, per una durata di vent’anni. Questi territori saranno considerati extradoganali e saranno istituiti come zona franca a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la legge entra in vigore.

Tra i Comuni menzionati: Bardonecchia, Chiomonte, Moncenisio, Claviere, Sestriere, Sauze d’Oulx.

Agevolazioni per le imprese

Per le aziende situate nella zona franca, il Ddl 994 prevede i seguenti incentivi e vantaggi fiscali:

  • totale esenzione dall’imposta sui redditi per i primi 10 anni fiscali;
  • completa esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive per i primi 10 anni fiscali, fino a un massimo di 300mila euro per anno, calcolato sul valore della produzione netta;
  • esenzione dalla parte di Imu che spetta allo Stato;
  • dispensa dal pagamento dei contributi previdenziali sulle retribuzioni dei dipendenti per i primi 10 anni di operatività;
  • riduzione del 60% delle accise su prodotti energetici, tabacchi e alcolici;
  • esclusione dalla base imponibile dell’IVA per i beni di prima necessità nei primi 10 anni fiscali;
  • esenzione dai dazi doganali su merci importate ed esportate dalla zona franca per i primi 10 anni fiscali;
  • esenzione dalle imposte di bollo su atti, documenti e registri aziendali.

Disposizioni a favore dei comuni della Zona franca

Per un periodo di venti anni, i comuni inclusi nella ZFEM riceveranno:

a) il 30 percento dei ricavi ottenuti dalla tariffazione del servizio idrico integrato;

b) il 30 percento dell’energia elettrica generata dagli impianti localizzati nella ZFEM, oppure un equivalente valore in denaro.



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