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Le scelte di investimento dei risparmiatori italiani sono storicamente improntate all’avversione al rischio, in particolar modo azionario. Secondo i dati di Banca d’Italia, la quota azionaria detenuta dagli investitori italiani si attesta intorno al 10% circa del portafoglio, una misura 3 volte inferiore rispetto alla media europea. Questa attitudine degli italiani agli investimenti gioca un ruolo chiave nel valutare l’evoluzione della ricchezza reale negli ultimi 20 anni, che risulta essersi complessivamente contratta del 4% a fronte di risultati ben diversi nei principali paesi del blocco europeo (Germania +57%, Francia +51%). Gli italiani prediligono investimenti ritenuti “più sicuri”, come la liquidità o il comparto obbligazionario, specie i titoli di Stato. Proprio riguardo all’interesse verso questi ultimi, gli scambi di Btp sulle principali piattaforme italiane, in termini di controvalore, sono passati nel 2024 da 4 mila miliardi di euro a 8 mila miliardi, pari al 77% in più in termini di volumi di negoziazione.

Sempre stando ai dati, il 70% dei risparmiatori italiani dichiara di soffrire di ansia finanziaria, e questo porta alla luce una interessante incongruenza. Secondo uno studio Deloitte, l’Italia presenta un evidente gap di copertura assicurativa rispetto agli altri Paesi europei nella stipula di prodotti a protezione di beni, salute e patrimoni. L’incidenza dei premi assicurativi sul Pil italiano è dell’1,1% rispetto a una media europea del 2,8%. In altri termini, l’avversione al rischio viene percepita in materia di investimenti, ma non in quella di prevenzione. Pertanto, se da un lato la complessità e la volatilità dei mercati finanziari negli ultimi due anni hanno portato gli italiani a prediligere investimenti ritenuti sicuri (come i titoli di Stato), trascurando le interessanti opportunità di investimento offerte dall’azionario in una costruzione di portafoglio di lungo periodo, dall’altro la storia dimostra che gli strumenti finanziari che offrono il maggiore valore nel lungo termine sono proprio le azioni. La grande sfida di oggi sta proprio nell’incrementare l’esposizione azionaria degli investitori, per favorire l’allungamento dell’orizzonte di investimento e una gestione ottimale del rischio in portafoglio.

Per questo motivo, in Pictet AM, cerchiamo da sempre di intervenire sulla cultura degli investimenti attraverso azioni concrete volte a semplificare la materia e facilitare l’adozione di una pianificazione finanziaria efficace e in ottica di lungo periodo. Con l’avvio del nuovo anno, vogliamo riportare l’attenzione su due strumenti semplici, in grado di accompagnare gli investitori, anche i più avversi al rischio e riluttanti all’investimento in equity, nella comprensione dei vantaggi dell’accumulo azionario: i Piani di Accumulo del Capitale (PAC) e le conversioni programmate, meglio note come switch.

I PAC: lo strumento ideale per costruire valore nel tempo

Grazie a un approccio di ingresso graduale, i Piani di Accumulo permettono di mitigare la volatilità tipica del comparto azionario e di cogliere le opportunità di crescita dei mercati finanziari. Inoltre, i versamenti periodici di un PAC permettono di eliminare i bias cognitivi dell’investitore, riducendo le decisioni sbagliate in termini di market timing. Inoltre, il metodo rigoroso offerto dai piani di accumulo si sposa bene con l’approccio tematico in cui Pictet AM è pioniere e leader da 25 anni. Investire in una attenta selezione delle migliori aziende i cui driver di performance si legano ai megatrend che rappresentano le trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche in atto, rappresenta una modalità di investimento azionario orientata alla creazione di valore nel lungo termine.

Switch programmati: come valorizzare la liquidità accumulata  

A fronte dell’accumulo di risparmio degli ultimi due anni in fondi monetari o in strumenti di liquidita, in Pictet AM abbiamo deciso di introdurre le conversioni programmate (switch) per aiutare i risparmiatori italiani a trasformare questa liquidità in investimenti più redditizi. Questi strumenti di investimento convertono secondo tempistiche definite la liquidità presente in fondi monetari investendola in soluzioni azionarie tematiche.

Queste due soluzioni – PAC e switch programmati – sono semplici ma utili a combattere la tradizionale avversione al rischio del risparmiatore italiano e a guidarlo in una migliore comprensione di soluzioni di investimento che gli permettano di godere delle opportunità presenti oggi sul mercato senza incorrere in rischi eccessivi e senza lasciarsi trasportare dall’irrazionalità delle scelte di breve periodo. Ad oggi Pictet AM vanta una posizione di spicco tra le case di investimento straniere con il maggior numero di PAC attivi in Italia, facendosi carico dei costi di apertura di ogni nuovo Piano da ormai sei anni. Un’iniziativa volta a facilitare l’accesso a questi strumenti, che reputiamo ideali per educare al lungo termine, alla disciplina nel risparmio e all’assunzione di rischio negli investimenti. Inoltre, per supportare i professionisti nell’attività di consulenza finanziaria e soddisfare la domanda inespressa di coperture, abbiamo studiato due soluzioni assicurative che accompagnano gli strumenti più utilizzati per l’accumulo azionario. Una dimostrazione pratica del nostro costante impegno a favore della diffusione dell’educazione finanziaria in Italia e nel cercare di offrire ai nostri clienti soluzioni innovative che rispondano alle loro esigenze e attitudini di investimento.

 



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