Regno Unito, nuovo accordo per la centrale a biomassa Drax. Ma gli ambientalisti criticano

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Il governo britannico ha annunciato un nuovo contratto per la centrale a biomassa Drax, con l’obiettivo di garantire che il legno utilizzato provenga interamente da fonti certificate sostenibili. L’accordo riduce della metà i sussidi destinati all’azienda e limita il ruolo della centrale nella produzione energetica nazionale. Tuttavia, gli ambientalisti restano scettici e accusano l’esecutivo di favorire ancora un modello energetico controverso.

Nuove condizioni – Il nuovo contratto per differenza (CfD) prevede una riduzione delle sovvenzioni per Drax nel periodo 2027-2031 e impone che il 100% del materiale di alimentazione provenga da fonti certificate sostenibili, contro il 70% attuale. Il prezzo garantito per l’energia prodotta sarà fissato a 113 sterline per MWh (2012), mentre il tetto di produzione della centrale sarà ridotto a 6 TWh annui.

Benefici previsti – Secondo il governo, il nuovo contratto ridurrà i costi per i consumatori di circa 170 milioni di sterline all’anno rispetto all’accordo precedente. Una stima della società di consulenza Baringa, commissionata da Drax, suggerisce risparmi compresi tra 1,6 e 3,1 miliardi di sterline, considerando anche la minore necessità di costruire nuove centrali a gas di riserva.

Sicurezza energetica – Il ministro britannico dell’Energia Michael Shanks ha spiegato che il contratto precedente non garantiva un buon rapporto costi-benefici per i cittadini e permetteva a Drax di ottenere profitti eccessivi. “Faremo tutto il necessario per garantire la sicurezza energetica e proteggere i consumatori ora e in futuro”, ha dichiarato. Il CEO di Drax Group, Will Gardiner, ha accolto con favore la proposta, sottolineando come il nuovo quadro normativo consenta di ridurre i costi del sistema elettrico e garantire un ruolo flessibile alla centrale. “Drax può intervenire per aumentare la produzione quando l’elettricità scarseggia, evitando il ricorso al gas, e ridurre l’output quando l’offerta è eccessiva, contribuendo all’equilibrio del sistema”, ha affermato.

Reazioni di mercato – L’annuncio ha avuto un effetto immediato sulle azioni di Drax, che sono salite di quasi il 5% in borsa. L’azienda prevede di ottenere profitti annui tra 100 e 200 milioni di sterline nel periodo del nuovo contratto.

Dubbi ambientalisti – Tuttavia, gli attivisti per il clima sollevano preoccupazioni sulla reale sostenibilità della biomassa utilizzata da Drax. Frankie Mayo, analista del think tank Ember, ha commentato: “Questa è una buona notizia per i consumatori e una cattiva notizia per Drax. I nuovi sussidi durano solo quattro anni, sono inferiori e soggetti a restrizioni più severe”. Doug Parr, direttore delle politiche di Greenpeace UK, ha criticato la decisione: “Continuare a sovvenzionare enormi importazioni di biomassa non porta a un futuro più pulito, ma rappresenta un compromesso con i fallimenti del passato. Gli alberi dovrebbero essere lasciati crescere, non bruciati in un’enorme fornace sovvenzionata”.

Emissioni negative – Il governo ha chiarito che il nuovo contratto consentirà di guadagnare tempo per valutare il sostegno al progetto di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) proposto da Drax, che punta a trasformare la centrale in un impianto a emissioni negative. Ma gli ambientalisti restano scettici: Rick Parfett, di WWF-UK, ha avvertito che “destinare fondi pubblici al più grande inquinatore del Regno Unito è preoccupante, quando sappiamo che possiamo decarbonizzare il settore energetico senza di esso”.

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