Napoli, fuggire o restare? Vito Grassi: Asse tra istituzioni, imprese e Università per investire sui giovani

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“Napoli e tutto il Sud stanno vivendo da decenni un fenomeno drammatico, con un’emorragia costante di giovani, costretti a lasciare la loro terra per cercare opportunità che qui vengono loro negate. Sono spesso i migliori e i più qualificati quelli che vanno via, con la conseguenza di un progressivo impoverimento di tutto il sistema sociale”. Ad affermarlo è Vito Grassi, amministratore delegato di Graded e presidente di ALuiss, intervenendo al dibattito organizzato da Vivoanapoli APS e Fondazione Guida alla Cultura ETS: “Da Ferito a morte a Parthenope. Napoli fuggire o restare. Un costante dilemma”. “L’educazione e la formazione giocano un ruolo fondamentale nel percorso per contenere gli effetti di questo inverno demografico – dice Grassi -. C’è l’urgente necessità di investire nella qualità del sistema scolastico, con un focus sulle materie STEM. Occorre  creare un ambiente più dinamico per i giovani ricercatori che rientrano dall’estero, migliorando l’offerta da parte delle aziende che resistono sul territorio. Bisogna ridurre gli ostacoli burocratici e garantire tempi certi per l’erogazione dei fondi nazionali e regionali. Ma ancora più importante è consolidare le relazioni tra il mondo accademico e il sistema delle imprese, rafforzare l’ecosistema dell’innovazione e offrire ai giovani opportunità coerenti con i loro percorsi di studio, attirando nuovi investimenti, fornendo un’alternativa a chi è attratto da offerte migliori all’estero, promuovendo il fenomeno dei “cervelli di ritorno”.





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