Federcontribuenti: “Accertamenti fiscali aggressivi, serve un cambio di metodo”

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(Teleborsa) – ‘L’onnipresenza e l’aggressività delle Agenzie erariali e i conseguenti accertamenti della Guardia Di Finanza nelle imprese segnalano un cambiamento di rotta: ovvero la decisione di modificare coattivamente il tessuto sociale ed economico dell’azienda stessa“. Cosi’, in una nota, i vertici di Federcontribuenti, il Presidente Marco Paccagnella e il Segretario Generale Flavio Zanarella che si fanno portavoce di tanti imprenditori delusi e sconfortati ”dalle continue azioni di accertamenti fiscali che costringono gli stessi, spesso, a decisioni drastiche come la chiusura stessa, anche se temporanea, della loro attività”.

L’associazione dei contribuenti italiani prende sotto mira ”il modo con cui questi accertamenti fiscali vengono effettuati: rocamboleschi arrivi in azienda, spesso a sirene spiegate, come se i nostri imprenditori, onesti, hanno da nascondere attività illecite. E questo solo per vedere se il rapporto con il fisco è tutto in regola”. Conoscere bene i propri diritti e doveri, sottolineano i due esponenti di Federcontribuenti, ”è fondamentale per non commettere errori e prepararsi bene a situazioni difficili sotto molti punti di vista, situazioni difficili che poi sono i momenti in cui chi subisce questi accertamenti molte volte subiscono momenti emotivi che lasciano il segno”. Oggi più che mai, inoltre, ”è importante impostare bene la difesa del contribuente già nelle primissime fasi dell’accertamento tributario. Frequentemente, infatti, gli errori realizzati durante i momenti iniziali della verifica compromettono in tutto o in parte la successiva attività difensiva del soggetto sottoposto ai controlli dell’amministrazione finanziaria”.

Perchè, allora, è la proposta di Federcontribuenti ”queste verifiche non vengono fatte con appuntamento e la messa a disposizione di tutta la documentazione inerente l’attività da verificare come in altri Stati e – conclude la nota – non con divise e armi in pugno come nel sospetto di terrorismo o traffico internazionale di armi e stupefacenti?”.





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