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Nel mondo della Finanza Agevolata, l’equilibrio tra sostegno alle nuove imprese e tutela delle risorse pubbliche è sempre stato un tema complesso. Da un lato, l’obiettivo delle istituzioni è quello di stimolare la nascita di nuove attività imprenditoriali, favorendo l’innovazione e la crescita economica. Dall’altro, la realtà ha spesso dimostrato che i tradizionali bandi con contributi a fondo perduto iniziali possono generare effetti distorsivi: attraggono un numero elevato di imprese che, pur beneficiando dell’incentivo, non hanno una reale sostenibilità economico-finanziaria nel lungo periodo.
Il risultato? Un tasso di mortalità elevato tra le aziende beneficiarie, con molti progetti che non riescono a consolidarsi e che, nel giro di pochi anni, chiudono i battenti lasciando le istituzioni con il difficile compito di recuperare l’incentivo concesso, spesso con esiti incerti e costi di gestione elevati.
Per evitare questa dinamica e spingere le imprese verso una crescita più solida, la Regione Veneto ha introdotto un meccanismo innovativo nel Fondo Veneto Competitività – Sezione Start up: il Capital Rebate.
Cos’è e come funziona il Capital Rebate?
Questo strumento parte da una logica differente rispetto ai classici bandi per startup. Invece di prevedere un contributo a fondo perduto immediato, il fondo concede un finanziamento a tasso zero, senza richiesta di garanzie. La vera novità, però, sta nel fatto che dopo 36 mesi una parte del finanziamento può essere convertita in sovvenzione a fondo perduto.
La conversione non avviene in automatico: è subordinata alla sopravvivenza e al consolidamento dell’impresa nel tempo. Solo le realtà che dimostrano di essere ancora operative e in grado di sostenere la propria attività possono ottenere una riduzione dell’importo da restituire, senza gravare sulle finanze pubbliche con aziende destinate a chiudere prematuramente.
Perché questo approccio è innovativo?
Il Capital Rebate introduce un cambio di paradigma nella gestione degli incentivi pubblici. Anziché premiare le imprese al momento della loro costituzione, quando il rischio di insuccesso è massimo, il sostegno viene modulato nel tempo, garantendo che i fondi pubblici vadano realmente a beneficio di aziende con un progetto solido e sostenibile.
Questa soluzione presenta diversi vantaggi:
- maggiore selettività: il finanziamento iniziale aiuta tutte le imprese ad avviare la propria attività, ma solo quelle che dimostrano di potersi consolidare ottengono la riduzione del debito
- minori distorsioni di mercato: evitando la concessione di incentivi immediati a fondo perduto, si riduce l’effetto “mordi e fuggi” di imprese che nascono solo per accedere ai contributi
- efficienza nella gestione delle risorse pubbliche: meno fondi destinati ad aziende destinate a chiudere significa meno problemi di recupero crediti per le istituzioni.
Se da un lato il sistema garantisce un uso più razionale degli incentivi, dall’altro potrebbe risultare meno attrattivo rispetto ai tradizionali contributi a fondo perduto immediati. Alcune startup potrebbero trovarsi in difficoltà nel dover gestire un finanziamento prima di sapere se e in che misura sarà convertito in una sovvenzione. Inoltre, le imprese che operano in settori con cicli di crescita più lunghi potrebbero avere difficoltà a soddisfare i criteri necessari per ottenere il rebate nei tempi previsti.
Capital Rebate: il futuro della Finanza Agevolata?
Questa misura rappresenta un modello interessante per superare i limiti degli incentivi tradizionali, introducendo un meccanismo più meritocratico e orientato alla sostenibilità di lungo periodo. Tuttavia, resta da capire se questo approccio sarà in grado di stimolare davvero la nascita di nuove imprese o se, al contrario, potrebbe scoraggiare alcuni imprenditori che non vogliono esporsi a un debito senza la garanzia di una riduzione futura.
Il vero interrogativo è: questo strumento riuscirà a bilanciare il sostegno alle startup con la necessità di tutelare le risorse pubbliche?
Mi piacerebbe conoscere il parere di Aziende, Imprenditori e colleghi Consulenti in Finanza Agevolata: cosa ne pensi? Condividi la tua opinione nei commenti!
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