Efficientamento energetico e sostenibilità produttiva

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Due bandi per l’efficientamento energetico e la sostenibilità produttiva sono stati recentemente aperti in Toscana. Le imprese italiane si trovano di fronte a nuove e interessanti opportunità per investire nella transizione verso modelli produttivi più sostenibili e allineanti con gli obiettivi di riduzione delle emissioni del settore energetico.

Primo bando: energia imprese processi produttivi

Il primo bando promosso dalla Regione Toscana prevede un intervento che si colloca all’interno di un programma europeo per lo sviluppo regionale e mira a ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti sul territorio regionale. Grazie ai contributi a fondo perduto, il bando incentiva l’adozione di tecnologie avanzate e soluzioni innovative per rendere più efficienti le attività quotidiane.

Chi può partecipare al bando

Il bando è rivolto a:

  • Micro, piccole, medie e grandi imprese;
  • Professionisti e studi associati.

Le imprese e gli studi devono avere una sede operativa in Toscana e possono presentare domanda sia i proprietari degli immobili sia gli affittuari, a condizione che rispettino i requisiti e rientrino nei codici Ateco previsti dal bando.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva locale/sede operativa oggetto di intervento. Tra queste vi sono:

  • Investimenti materiali, come impianti, macchinari, attrezzature e componenti necessari per l’intervento;
  • Opere edili e impiantistiche strettamente necessarie all’efficientamento;
  • Spese tecniche per progettazione, direzione lavori, sicurezza, collaudo, consulenze specialistiche e diagnosi energetica (ad esclusione di quella prevista dall’art.8 del D.Lgs.102/2014).

Le spese tecniche sono ammesse fino al 10% del totale delle spese e non possono superare i 25.000 euro. Inoltre, è richiesto che l’importo totale delle spese ammissibili sia compreso tra 100.000 e 500.000 euro.

Interventi ammissibili

Il progetto deve includere almeno uno dei seguenti interventi:

  • Recupero del calore di processo;
  • Coibentazioni compatibili con i processi produttivi;
  • Automazione e regolazione degli impianti;
  • Movimentazione elettrica;
  • Accumulo e riciclo dell’acqua di processo;
  • Accumulo e recupero acqua per teleriscaldamento;
  • Rifacimento dell’impianto elettrico;
  • Introduzione o sostituzione di motori, pompe, inverter e compressori;
  • Sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore;
  • Altra tipologia di intervento che modifica l’impianto produttivo volto alla riduzione dei consumi energetici.

Intensità dell’agevolazione

Il contributo a fondo perduto varia in base alla dimensione dell’impresa:

  • 25% per micro e piccole imprese;
  • 20% per medie imprese;
  • 15% per grandi imprese.

 

Secondo bando: Transizione industriale

Il secondo bando Transizione industriale promosso dal ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT) e gestito da Invitalia, rappresenta un’altra importante opportunità per le imprese italiane. Questo bando punta a sostenere investimenti che favoriscano l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee in materia di cambiamenti climatici.

Obiettivi del bando

Il fondo per il sostegno alla transizione industriale, con una dotazione iniziale di 400 milioni di euro (di cui il 40% riservato alle regioni del Mezzogiorno), si rivolge alle imprese che desiderano investire in:

  • Efficienza energetica: soluzioni per ridurre i consumi e migliorare l’utilizzo delle risorse energetiche;
  • Sostenibilità: progetti che promuovano l’uso efficiente delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale;
  • Economia circolare: iniziative che favoriscano il riutilizzo e il riciclo delle risorse;
  • Riduzione delle emissioni: interventi che contribuiscano a limitare l’impatto delle attività produttive sul clima.

Come partecipare al bando

Le domande possono essere presentate fino all’8 aprile 2025 attraverso la piattaforma di Invitalia. È prevista la pubblicazione della graduatoria entro il 30 maggio 2025 consentendo così alle imprese di pianificare i propri investimenti con anticipo.

Benefici e risorse disponibili

Il Fondo offre contributi a fondo perduto, favorendo in particolare gli investimenti localizzati nel Mezzogiorno, che beneficerà del 40% della dotazione totale. Le aziende del Centro e Nord Italia potranno comunque accedere a una quota significativa delle risorse.

Quali opportunità per le imprese?

Entrambi i bandi costituiscono un’importante occasione per tutte le imprese italiane che decidono di investire nella sostenibilità e nell’innovazione tecnologica, poiché mettono al centro temi chiave per il futuro della produzione: riduzione dei consumi, ottimizzazione delle risorse, economia circolare e adeguamento alle normative europee.

Partecipare a questi bandi non significa solo accedere a finanziamenti, ma contribuire attivamente alla transizione verso un modello produttivo più sostenibile. Le imprese che scelgono di investire in questi ambiti avranno un doppio vantaggio: migliorare la loro efficienza e competitività sul mercato e allinearsi agli standard richiesti per affrontare le sfide climatiche globali.

Per inviare le domande, è possibile consultare i siti ufficiali della Regione Toscana e di Invitalia e per avere ulteriori informazioni sull’efficientamento energetico consultate il sito web glservis, i nostri consulenti sono a vostra disposizione per guidarvi in ogni fase del processo.

Per un futuro più sostenibile.

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